giovedì 29 ottobre 2015

Da Dire casa, un video







Questo video, per quanto riguarda le immagini, è solo la chioma di un sottobosco di visioni-esistenza da cui Dire casa è nato. Un percorso nel percorso, in cui la parola è anche immagine, e la voce che legge ne racchiude il corpo vivo.
Buona visione!

Per chi volesse inoltrarsi, il libro è acquistabile qui

lunedì 19 ottobre 2015

Gruppo lettura di poesia "forse noll’osapete che mi trovo qui”



Antonia Pozzi



“forse noll’osapete che mi trovo qui”

Aprire la porta di casa, dove risiede civico47, è il gesto primo con cui si dà inizio a più visioni, che isolate snaturerebbero “che cosa stiamo facendo”: stare insieme leggendo poesia.
Il periodo, durante il quale ci s’incontrerà, va dall’autunno alla primavera, di mercoledì sera. 
Dalle 20.45 leggeremo alcune poetesse del novecento e dei nostri giorni.
Il gruppo non avrà conduttori, sarà la parola scritta, e quindi letta, a dirigerci dove non tenteremo resistenze.
Il calendario ha solo una data d’avvio, le successive, comunque a cadenza mensile e di mercoledì, verranno decise dal gruppo che si andrà formando. I posti non sono tanti, o comunque quelli che la capienza della stanza può contenere, una decina. Sedia più sedia meno.
Perché un incontro al mese? Per avere il tempo di acquistare i libri delle poetesse in programma, per leggere i libri, per scegliere cosa si vorrà leggere ad alta voce agli altri.
Perché poetesse? Perché ho ragione di credere che questo sarà solo il primo gruppo di lettura e quindi il tempo ci dirà il resto del mondo poetico dimenticando ogni sorta di categoria.

Inizieremo con Antonia Pozzi, mercoledì 11 novembre alle ore 20.45.

Seguiranno:
Nadia Campana (dicembre)
Amelia Rosselli (gennaio)
Nadia Agustoni (febbraio)
Marina Cvetaeva (marzo)
Elisa Biagini (aprile)
Antonella Anedda (maggio)

Qualche parola sul titolo dell’avventura, “forse noll’osapete che mi trovo qui”.

Dal manicomio di Volterra un ospite, un “alienato”, come venivano catalogati i “matti”, dice di sé, dice del suo trovarsi, dice con lucida destrutturazione dove ci troviamo rispetto al suo mondo, al nostro rispetto a noi stessi. Rompe bacini di difesa, ci trasporta dove temiamo mari aperti e sconosciuti. Per me questa è poesia pura. Purezza di chi non ha vincoli da far cadere, seppur inconsapevole, per dire di tanta luce accecante.

Prendete la vostra sedia e scrivetemi.
Scrivetemi e prendete la vostra sedia.
L'ordine degli addendi non cambia la somma.



mercoledì 14 ottobre 2015

Violo


"Violo"


E ora a noi due!
Riuscirò a tirare fuori i suoni che sono dentro di te e la musica che è dentro di me.
Lui è Violo.
Lesson number one.


mercoledì 7 ottobre 2015

civico47 sta per riaprire le porte



Autunno a civico47


Consultato il sinodo dei conviventi, tra i quali spicca il gatto nero con un occhio solo, pare si stia decidendo di riaprire le porte di civico47 per dire attraverso la poesia l'indicibile e la smisurata voglia di tutto e di niente. 
Stateve accuort, che le sedie sono contate.




In una pausa