martedì 17 febbraio 2015

Altrimenti me ne vado





Cosa piccola e semplice. L'unico luogo che abito, altrimenti me ne vado.
Che sia poesia, fotografia, incontro o libro, cosa costruita o persona, la dimensione della sincerità mi è familiare e tutto ciò che vi si allontana mi diventa desiderio, a cui subito do soddisfazione, di abitare altrove. Anche per i binomi opera-autore, gesto-parola, fino a più complesse variabili come gesto-parola-intenzione vale lo stesso sguardo. 
Vedo un filo o non lo vedo. Un filo che tiene in un tutt'uno l'esperienza che sto vivendo. Di quel filo è la strada che cerco in ogni passomomento della mia vita. E' una strada a me chiara e ogni tentativo di corromperla o deviarla abusivamente è in prima istanza dolore. Un dolore inguaribile, rabbia, e una solitudine che fin dal principio è stata, e presumibilmente sarà, casa. Quella casa in cui tutti i fili sono seta e neve.

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