martedì 2 dicembre 2014

Questo silenzio si addentra





civico47 trasloca.
Con esso trasloca anche La Lettrice a Tu per Tu, un gatto senza un occhio, tre sedili di libri, una tazza e una ciotola di croccantini.
Lo sposalizio da poco avvenuto ha dato i frutti desiderati: entrare a vivere nello sposo, il Bosco.
Non un bosco qualsiasi, non un insieme distinto di specie, non un ecosistema, non un luogo incontaminato, ma il mondoesistenza che ha sciolto blocchi e divieti affinché io potessi di nuovo tornare a casa. 

Casa in cui il mio corpo abbandona la paura per la mancanza di confini. Corpo che si disperde dimenticando di pensare. Pensiero che ha creato la strada per arrivare. Pensiero che svanisce dietro le spalle perché il nemico è un ricordo inesistente. Ricordo che si racchiude nel palmo della mano. Palmo in cui le nebbie del primo mattino bagnano la carne e non resta che contemplare una goccia d'acqua.

Spogliare l'esistenza di un'altra tastando, il più delle volte alla cieca, "qualcosa" che non preme per essere chiamato, "qualcosa" che senza nome lascia libera la parola da senso e significato, sponde che sono servite per comprenderla, ma soprattutto per ridurla al fine di possederla.

Questa porta si chiude accompagnata.
Questo silenzio si addentra.






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