martedì 31 dicembre 2013

Dove risiede l'ira e il suo rovescio



Ira - Cappella degli Scrovegni (1306)
Giotto


Se l'ernia ha avuto una nascita, è accaduto di notte, nel buio covato dell'ira.
Madri supreme di una bolla che non ho potuto espellere lontano dal corpo, due vertebre hanno incastrato l'impotenza che inutilmente porto a spasso.
L'ira non si dissipa, si trascina.


venerdì 27 dicembre 2013

Da LeggendoScrivendo



Panni stesi


Ora che natale è passato - ce n'era un gran bisogno - 
mi riapproprio della parola auguri, poco poco, che tra qualche giorno,
in una notte soltanto, si sciuperà assai.

Dalla voce di Paola Prinzivalli, con un'intensità leggera, fragile, alcune poesie da ascoltare comodi comodi.
C'è pure Panni stesi, estratta dal mio libellulo, Prima di partire (Sigismundus 2013).
Paola legge anche: Savino Carone, Elena Condemi, Paola Prinzivalli, Antonio Riccio e Arianna Sacerdoti.

Puoi ascoltare qui: http://www.leggendoscrivendo.it/audio/LS%20poesie%20dicembre%202013.mp3

http://www.leggendoscrivendo.it/



lunedì 23 dicembre 2013

Buon natale



scatto di fp


e non resta che una solitudine avvizzita, tremenda. nei giorni in cui il ritorno prende forza dal natale, non c'è un luogo - non c'è mai stato - dove casa chiuda la porta dietro di me, con il freddo fuori.




lunedì 16 dicembre 2013

L'odore del giallo


Nadia Agustoni (foto di francescaperlini)

Risalire sostenuta dal braccio amico. Scalo ogni scalino che la spina dorsale leva ogni appiglio. Arrivare in Piazza Vittorio Veneto è una scalata a corpo libero. Gli anelli si susseguono con la regolarità dell'angolo retto, lo scalino entra nell'osso, l'osso si arrende.
Le strade di Macerata sono di un Natale esterno, ovunque in questi giorni è così. Non si può stare dentro, che dentro c'è la perdita della famiglia dal giorno in cui siamo nati. Fa male dentro e allora una distesa di bancarelle tutte uguali fascia e copre e imbelletta la mancanza.
Renata Morresi è la prima persona che riconosco, l'onda dei suoi capelli, il sorriso che viene incontro. La giuria del XVI Premio Poesia di Strada 2013 si va componendo nelle sale della Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti e il secondo che incontro è Alessandro Seri. Marco Di Pasquale, Maria Grazia Calandrone e Enrico De Lea completano la giuria.
Mi siedo.
Sarà la posizione, sarà il caldo antico dei libri, l'odore del giallo, che il male si allenta e torna ad essere compagnia di fondo. Riprende uno spazio lasciandone libero tanto altro, che la vita arrivi a flussi e possa innestarsi a ricomporre anelli in successione, elastici e armoniosi. Una musica lenta riempie la sala, non è nelle orecchie esterne, è nell'atmosfera, la fa gravida di ascolto e Nadia Agustoni arriva. 
La sto aspettando. Ho letto i suoi versi e ho riconosciuto la casa cui torno ogni volta che la perdo. La parola della casa comune la pronuncerà Nadia quando alla fine della cerimonia ci saluteremo, autenticità.
Volevo sederle accanto, volevo abbracciarla, volevo strusciare il mio braccio con il suo, come quando ci si siede vicini. Sapevo che il primo premio sarebbe stato suo, come quelle cose che senti e che non hanno bisogno di spiegazioni.
Ci siamo sedute accanto. Ci siamo abbracciate. Siamo diventate amiche. 
Lentamente, solo quando la paura scioglie qualche nodo, accompagno le mie parole fino a proporle all'ascolto altrui. Non ho mai partecipato ad un concorso letterario, questa volta, appena letto il bando, ho sentito la voce del sì. Vai.
Ne ho compreso il senso solo quando, ora non ricordo se Renata o Alessandro, hanno spiegato che la scelta dei dieci finalisti era avvenuta in forma anonima. In verità era la risposta che cercavo: se i miei versi avessero gambe verso l'umano. 
In un disegno inaspettato, ho dovuto averne meno io, di gambe, per lasciarle alla poesia.



Angoli e sentieri della mia gonna


Dalla rivista L'Adamo web magazine per l'indagine culturale: 
http://adamomagazine.wordpress.com/2013/12/18/xvi-edizione-di-poesia-di-strada-la-sinergia-della-parola-in-versi/

Le foto scattate da Licenze Poetiche:
 https://www.facebook.com/licenze.poetiche/media_set?set=a.3686785185831.1073741828.1761219953&type=1


sabato 14 dicembre 2013

Alla gonna dei sentieri


I bambini



Alla gonna dei sentieri, giunta in biblioteca con una schiena rigida di dolore, con un filo ad impressione si sono cucite sui fianchi; foglie che giocano insieme come la compagnia perchè accarezzano; un ruscello che scorre libero che fa pensare di poter andare dappertutto; l'erba raccolta da un uomo è la passeggiata libera col cavallo dopo la lezione d'equitazione.
Mentre un filo che si andava annodando di sciarpa, srotolata dal collo di una bimba, in foulard, uscito dalla borsa della maestra, allungandosi ad ogni visione, ricordo, futuro, volontà e percezione, il mondo umano si andava espandendo legandosi ad ogni bimbo e bimba che parlava. 
Tutto il mondo è attaccato, la poesia tesse anch'essa la sua trama, scucendo il vissuto annodandolo a punti liberi e sognati come le voci dei quarantacinque bambini delle classi quinte di San Costanzo,che la gonna dei sentieri ha raccolto a mucchietto tra le pieghe bianche. 
Nuovi sentieri si sono ammassati, il tempo e nuovi incontri  solleveranno quelli in cui perdersi e quelli da curare, quelli da scaldare perché tanto giovani e quelli da proteggere per l'immenso interiore che portano. Agli adulti che accompagnano tali vastità una preghiera, tenete ampio il modo di stare con i bimbi, alcuni, sovente coloro che definite difficili, vi diranno cose che non sapete.
Sulla gonna dei sentieri hanno posato una campanella e un tè caldo, l'uno col rintocco, che tocca dentro la schiena arrivata rigida di dolore e l'altro, caldo da scioglierne i nodi, hanno reso vaporosa per la gioia chi ha abitato la gonna dei sentieri, riuscendo così ad imboccarne uno nuovo nuovo appena uscita dalla biblioteca di San Costanzo. 



La gonna dei sentieri in gioiosa compagnia


La campanella posata sui sentieri, mentre il té vi scende dentro



mercoledì 11 dicembre 2013

Poesia, bimbi e bimbe, un sabato di dicembre e una biblioteca


Biblioteca di San Costanzo - scatto di fp


Sabato, nel mezzo della mattinata, mentre nelle vie del centro del paese ci sarà un mercato natalizio, nel dentro del centro, in biblioteca, quarantacinque bambini e bambine della scuola elementare di San Costanzo (PU) vorranno entrare in un mondo, mondo che tanti chiamano poesia.
Gli appellativi e le definizioni sono sempre stati il punto di disagio e di nessun ritorno del mio vivere. La maestra che li accompagna mi ha chiesto di esserci perchè poetessa.
So che ci sarò, ci sarò con il mio mondo aperto e chiuso, con l'imbarazzo dell'appello e col mio nome che è sempre stato al numero 27. Porterò le mie immagini, quelle che non sono mai state mie ma delle esistenze che mi sono venute incontro e da cui i passi hanno preso strade nuove e bivi. Ci sarò col silenzio e gli occhi vivi che si uniscono all'orecchio, tutto un orecchiocchio curioso, verso i bimbi e le bimbe e le loro mani, gli zaini, gli sguardi e le merende, a chi si siederanno vicino e a chi guarderanno un pò così. 
L'aspettanza ha già bellezza in sé perchè c'incontreremo e sul come, che cosa e in che luogo ci saremo riconosciuti o lasciati ignari ve lo racconterò poi.

I punti fermi del prima sono:

*sabato 14 dicembre, 
*ore 10,
*Biblioteca di San Costanzo,
*i bimbi e le bimbe della quinta elementare di San Costanzo,
*le maestre,
*Laura la bibliotecaria,
*il libellulo Prima di partire (ed. Sigismundus),
*io.


domenica 1 dicembre 2013

Alla mia gonna


Gonna 1 - francescaperlini


Alla mia gonna si è attaccata una piuma e molte loppe, l'umido del bosco e qualche pelo di cane, delle briciole e l'aria attenta, occhi spaiati e il fumo delle stufe, la leggerezza del papiro di Elisa Latini e la scarpa bagnata poi scollata poi legata di Riccardo. Nella piega della gonna si sono appesi i tempi balsamici delle erbe raccolte da Loretta Stella e qualche lusinga, la danza dentro mentre leggevo il mio libellulo e la densità dell'atmosfera.
Dentro l'orlo ho cucito cosa porterò in viaggio. Cosa. Cosa, perché scoprirò cos'è in futuro.
La gonna ha strusciato la Casa degli artisti del Furlo e il gabinetto, la sedia vicino alla stufa che fumava meno, molte donne con i pantaloni e il buio Prima di partire. 
La gonna se ne è andata vaporosa per la gratitudine verso Andreina de Tomassi e Antonio Sorace.


lunedì 25 novembre 2013

Con tre gonne torneranno le voci



Dipinto di Marinka Dallos
 (foto da www.lacasatotiana.it)



Con tre gonne
torneranno le voci.

Sarò insieme a Loretta Stella e Elisa Latini, sabato 30 novembre, dalle ore 14.30, dentro il fitto del bosco narrante a cui tenteremo di dar voce, partendo dalla Casa degli Artisti a Sant'Anna del Furlo.
 



Dal comunicato stampa della Casa degli artisti - Sant'Anna del Furlo (PU)

ERBE E PAROLE D'INVERNO

Il Paesaggio marchigiano, per chi lo ama, si può raccontare in molti modi, per esempio ascoltando un'alchimista, un'artista e una poetessa. Tre donne e la nostra biodiversità. Succede sabato 30 novembre, dalle 14,30, alla Casa degli Artisti a Sant'Anna del Furlo (comune di Fossombrone). La ricercatrice di erbe spontanee Loretta Stella terrà una lezione pratica sul riconoscimento e l'uso delle erbe, poi l'artista Elisa Latini srotolerà il suo rotolo di cotone antico dove sono impresse le “impronte” di sette erbe, e la poetessa Francesca Perlini leggerà i suoi versi “di terra e di foglie” presentando la sua Opera: “ Prima di partire” Edizioni Sigismundus. Il pomeriggio verde è organizzato dalla Casa degli Artisti gemellata con l'associazione culturale cilena Domoruka e l'associazione artistica “Il Camaleonte” di Jesi. L'ingresso è libero, si chiede solo di portare qualcosa “fatto in casa” da condividere.
Loretta Stella, romagnola, ma oramai musa del Monte Nerone, in una breve passeggiata, racconterà le erbe d'inverno poi spiegherà il loro uso “alchemico” tra tisane, decotti, infusi, come e quando si preparano le pozioni per il benessere naturale. “Albero-Erbario” è l'opera in tinte vegetali che presenta in anteprima Elisa Latini, prima della sua mostra in Cile. E' una summa di arti femminili, dalla calligrafia al cucito, dal collage, all'uso delle piante tintoree. La scrittrice pesarese Francesca Perlini, già ospite de “La Zattera dei Poeti”, rivelerà i suoi versi tellurici, sensuali, visionari, in una Natura che trasmuta, finalmente nel suo primo libro per la cura delle Edizioni Sigismundus.
La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo.
Info: andreinade.tomassi@alice.it; Sara Barcelli: 328 3676766.


Ne parlano anche qui:http://www.pu24.it/2013/11/26/erbe-e-parole-dinverno-a-santanna-del-furlo-il-paesaggio-spiegato-da-unalchimista-da-unartista-e-da-una-poetessa/


lunedì 18 novembre 2013

Per ulteriori saluti (rimandato a gennaio)



Scatto di francescaperlini



C'è un momento, a volte un luogo o un incontro, in cui il passato e il futuro coincidono.
Sovente questo tempo-luogo è prima di partire.



Per ulteriori saluti, ci s'incontrerà a Pesaro, sabato 23 novembre, alle ore 18, alla Libreria Didot in via Passeri 34. (rimandato a gennaio)


Prima di partire ha visto la prima luce qui: http://www.sigismundus.it/poesia/prima-di-partire/.


lunedì 11 novembre 2013

Prima di partire alla Libreria Didot (rimandato a gennaio)




Appesi - foto di francescaperlini


torno a casa prima di partire,
pendono appesi come rami i rami
gonne al vento a guardarli bene.
brezze direzioni, chiusi nei cassetti i frutti
che raccoglierò a destinazione.



Io e il libellulo vi aspettiamo a Pesaro alle ore 18, sabato 23 novembre, alla Libreria Didot Leggerefareguardare in via Passeri 34. (rimandato a gennaio)

Sempre nell'ottica che presentare un libro è innanzitutto un incontro, stenderemo all'ascolto parole e partenze dentro e fuor di metafora, luoghi immaginati e silenziosamente protetti. Staremo un poco insieme.


martedì 5 novembre 2013

A est dell'acqua



scatto di francescaperlini




a est dell'acqua
cammineremo sulla stessa ombra
della terra di cui siamo fatti.


domenica 27 ottobre 2013

La casa sul Terreno


La casa sul Terreno
(scatto di francescaperlini)



sulla soglia, io
oltre, lei 
che chiamai per poco tempo - Nonna!
se n'è andata zitta, di là,
una brezza che gira l'angolo,

come la chiave che ho ritrovato
per quella che sarà la casa delle parole giovani.




Dettaglio fondamentale
(scatto di francescaperlini)



giovedì 17 ottobre 2013

La prima volta Prima di partire



"Luna vedova" di Mario Giacomelli


Io e il mio libellulo "Prima di partire"- ed. Sigismundus, pieno zeppo di poesie, proprio perchè stiamo per partire, vi racconteremo e leggeremo di noi prima di salutarvi. 
Verrà inoltre proiettato il poetocorto "Di luoghi, un cadere fragile" che ho girato nell'ultimo anno tra le Marche e l'Abruzzo.
Se venite e volete, portate le vostre fantasie, i bauli e le storie delle vostre partenze, dentro e fuor di metafora, così che potremo prendere spunto l'un con l'altro. 
Ci presenteremo a vicenda, se vorrete, nell'ottica che la presentazione di un libro è prima di tutto un incontro.
Vi aspettiamo, sabato 19 ottobre alle ore 18, alla Biblioteca di San Costanzo (PU).


giovedì 10 ottobre 2013

Prima di partire




E ora manca solo la neve.
Uno smisurato grazie a Davide Nota della Sigismundus Editrice e a Gianni Nieddu per la copertina.
...ora che guardo bene, è iniziato a nevicare.

Il sito della casa editrice: 
http://www.sigismundus.it/poesia/prima-di-partire/

E il cetriolo?







Ma se acqua è femminile, perché mare è maschile?
E' come dire che ciò che comprende una sostanza è maschile, laddove acqua è sostanza e mare è ciò che la comprende.
Che l'essenza sia femminile e lo stato di essa maschile? -aria vento-
E il cetriolo?

sabato 7 settembre 2013

Scenografia di un verso




Camminata paesologica con Franco Arminio - Urbino
scatto di francescaperlini


"le tue cose bruciano
da che non le scaldi più"
Forse son versi, o semplicemente una frase. Frase che non mi si è tolta dalla testa per tutto il pomeriggio, anche quando, con Franco Arminio, s'è camminato paesologicamente per Urbino. 

Peperonata nell'aria, una carovana di donne in processione scolasticamente corretta, pulpiti affacciati alle finestre...insomma, tutti dettagli altrettanto paesological correct, eppure, nient'altro che le tue cose non ho potuto toccare.
Forse, anche il ricordo nelle cose, con i suoi tarli, è paesologico.


domenica 25 agosto 2013

Abiti altrui






Dopo i canti, soli e corali, la festa continua a Fenigli.
Chi s'allontana quel tanto per trattare in disparte affari sottovoce, chi stretto, tra altri corpi, si stringe nel discorso. C'è chi saluta ad alta voce, seppur a stretta di mano il salutato, chi nell'accenno del capo invita a cenare accanto colei che ha in mano il piatto e gli occhi altrove. Il prato rabbuia, rischiarandosi al sorgere della luna poco più della sua metà. Son tutti qui i momenti e gli sguardi immaginati. Lungo le tavolate qualcuno si sfiora per indovinare cos'è scritto sulla faccia del vicino, a fianco vien da sè. Volutamente errando la presa nel punto del bicchiere, in mezzo, dove il tuo potrebbe essere il mio nel confine incerto di chi mi siede di fronte. 
Non è così nella vita? Quel confine da tracciare per conoscersi, dove il buio c'è sin dall'inizio, rischiarato ogni tanto dall'abitare gli abiti altrui e scopro che il segno che hai nel fianco è il fastidio dell'etichetta tagliata male nella cucitura.


venerdì 16 agosto 2013

Luoghi temporanei


Fenigli
scatto di francescaperlini


ho una geografia commossa
dentro
così, a volte
i luoghi cambiano le distanze senza dirmi nulla.
luoghi temporanei
che esistono solo nel momento in cui li vivo.





Valtorda
scatto di francescaperlini


venerdì 9 agosto 2013

Il vento ha il suo giro al Libero Teatro del Monte Nerone



In primo piano: Marco-Pictor e Maria Roberta Iannotti
al pianoforte Mario Mariani, canta Giorgia Baglioni (foto di fp)


8 agosto 2013
E' girato il vento che s'è portato via l'afa; grosse gocce d'acqua, veloci e fresche, ci hanno bagnati mentre rilassati non facevamo nulla; s'è mangiato al miglior ristorante della zona, quello in cui ognuno porta una cosa; il prima è stato intenso quanto il durante e il dopo nella serata dedicata alla poesia al Libero Teatro del Monte Nerone; l'opera "Reveries, canti dal fragile incanto" ha cantato con tutta la sua intima e intensa fragilità e i miei compagni di viaggio sono stati e sono proprio dei compagni. 
ne sono grata.
I compagni di viaggio: Mario Mariani (creatore e curatore del Festival), Loris Ferri, Stefano Sanchini, Marco-Pictor, Maria Roberta Iannotta e Giorgia Baglioni con la Pineta di Fosto e il Libero Teatro del Monte Nerone a fare da controcanto.






Stefano Sanchini (foto di fp)



Marco-Pictor (foto di fp)


Parlamenti lieti (foto di fp)


mercoledì 24 luglio 2013

Vendo casa


La sala di civico47


Può un luogo traslocare? Sta forse nella ricerca di un altro e nuovo luogo trovare e ritrovare quell'atmosfera che tanto abbiamo amato, ma che ora con nuovi orizzonti e bisogni necessita di aderire anche col paesaggio a chi siamo diventati. 
civico47 è innanzitutto una casa, la mia casa, che ho messo in vendita volendo traslocare altrove me, i gatti che vi abitano e i progetti in atto.
In questa casa, che si trova a San Costanzo (PU), così vicino al mare che da più punti del paese lo si vede, sono nati civico47, l'apertura dello studio di Counseling ad indirizzo Corenergetico, il progetto di poesia comunitaria e la decisione di trasferirmi in campagna vivendo del frutto del lavoro della terra e dello studio di Counseling, permettendomi inoltre un luogo più confacente alla mia scrittura.
La casa è parte di una bifamiliare. Indipendente per il riscaldamento e l'entrata. Oltre alla sala, la cucina, il bagno e due camere, al piano inferiore ci sono lo studio ed il garage per due auto più un piccolo giardino ed una capannetta. Classe energetica in via di valutazione.
Scrivetemi se interessati alla seguente mail: civico47.info@gmail.com
E' un luogo particolare questa casa, la lascio con una certa tristezza nel cuore ma anche con profonda gratitudine per quanto ha vissuto insieme a me ogni momento di questi ultimi 12 anni.

civico47, la cucina

civico47, la cucina

la stufa delle parole di civico47


civico47, la prima camera

civico47, il bagno

civico47, la seconda camera

martedì 16 luglio 2013

Teatro Libero del Monte Nerone, III edizione



Il programma: 

1 Agosto PERFORMANCE
Lughnasadh, danze e celebrazione del raccolto 
con Daniela Castelli e Loretta Stella.
Proiezione del film "Erbastella" con accompagnamento musicale live di Mario Mariani (pianoforte)
Giovanni, Francesco ed Elia Scaramuzzino (mandolino, chitarra, flauto,cornamusa, percussioni).

2 Agosto MEDITAZIONE CONCERTO
Susanna Ricci (campane di cristallo, tibetane, gong) Mario Mariani (pianoforte).
Introduce meditazione Vipassana - Simonetta Vincenzi di Meditamondo,
segue presentazione del libro "Via da noi" con Elena Attala Perazzini.

3 Agosto CONCERTO
"Lux Arcana", con Luciano Daini (percussioni, oggetti), Cristina Diaz (voce), Mario Mariani (pianoforte).
Introduce Alessandro Saudino "Alchimia e sogno". 

4 Agosto – CONCERTO
"Intemporanea Ensemble" - Edo Javier Maffei (sax), Barbara Piperno (flauto) , Sid SoHo
(percussioni, tabla, sitar), Giacomo Dominici (contrabbasso) Mario Mariani (pianoforte).
Introduce esperienza cranio sacrale Mauro Finetti.

5 Agosto – MEDITAZIONE ESPERIENZIALE SONORA
Respirazione transpersonale condotta da Benedetto Micheli,
Costellazioni familiari, mitologiche e rituali con Danilo Bellancini,
Mario Mariani - pianoforte.

6 Agosto – TEATRO 
Stabat Mater 
Claudio Tombini (voce recitante), Mario Mariani (pianoforte).
Introduce Wilma Cangiotti con "La Via Verde"
Laboratorio esperienziale di Art Therapy attorno agli alberi. 

7 Agosto – CONCERTO MUSICA MEDITATIVA
"Almavisu"- Susanna Ricci (campane tibetane e alchemiche, gong)
Maria Cristina Ponzetti (tamburo sciamanico, metallofono, calebasse) Alessandro Stacchiotti (Didjeridoo, Udu) Vincenzo Larocchia (clarinetto, flauti, tubotromba).
Introduzione e massaggio sonoro con gli Almavisu.

8 Agosto – POESIA
"Rêverie" - Canti dal fragile incanto
circonflessioni di: Mario Marioni (sic), Loris Ferri, Stefano Sanchini, Pictor, Giorgia Baglioni, Maria Roberta Iannotta e Francesca Perlini.
Introduce Marcello Candian – "Fare Nulla", pratica sottile di ascolto interiore.

9 Agosto CONCERTO ARCHETIPICO
Matia Costantini (violino, percussioni)
Luca Alessandrini (pianoforte, laptop)
Mario Mariani (pianoforte, oggetti)
Runemal incontro/meditazione sulle Rune con Giovanna Bellini – Città della Luce.

10 Agosto CONCERTO – LA NOTTE DELLE STELLE
Thea Crudi (voce, gender) Peppe Consolmagno (percussioni,), Rita Deiola (danza)
Mario Mariani (pianoforte).
Introduce massaggio Ayurveda e meditazione sui simboli ed elementi della natura con l'Associazione Ananda Veda. 

11 Agosto CONCERTO FINALE A SORPRESA
Introduce Yoga della risata, Aliana Catallo.
A conclusione meditazione Yajna circle con Evan Berni - Hairakandi Love Center. 

Gli eventi iniziano ogni giorno alle h.18,30 con la disciplina olistica in programma (consigliamo di portare con sé un materassino e vestiti comodi), cui seguirà una cena al sacco conviviale (possibilmente vegetariana) portata e condivisa dai presenti.

La natura di tutti gli eventi è di tipo spontaneo e d'atto improvvisativo.
L'ingresso è libero ed è gradita un’offerta che andrà agli artisti.

Il calendario potrà subire variazioni che verranno tempestivamente comunicate. In caso di maltempo la data, compatibilmente con gli impegni degli artisti, verrà spostata al giorno successivo e sarà unita all’evento previsto in calendario.

Come arrivare:
- (dalla costa adriatica) prendere la Superstrada Fano-Roma direzione Roma
- uscire a Cagli ovest, prendere la direzione Pianello/Secchiano
- arrivati a Secchiano prendere poco dopo il bivio per Piobbico/Fosto (sulla destra)
- arrivati al cartello Fosto non entrarci ma proseguire ancora per 500m. sulla strada provinciale
troverete un cartello che indica il Teatro Libero del Monte Nerone.
- siete arrivati.
Informazioni: 328 9191292 – 380 7649180


sabato 13 luglio 2013

Metti due donne


L'Officina dei Sogni - Fano


E' un'estate strana, di temporali improvvisi ed un vento che spinge costante da nord.
I sampietrini scaldano la sera sollevando il calore umido del giorno. All'angolo di via Speranza a Fano, c'è un lumino a terra, che se non sapessi che pochi passi più in là c'è l'Officina dei Sogni di Alessandra Pignocchi dove Veronica Chessa espone le sue ultime opere e appartenessi alla tribù di quelli dell'aperitivo, tirerei dritto verso uno stereo acceso in strada, tra tavolini zeppi di gente, bimbi, amiche sole, bicchieri e cani al guinzaglio. Dalle finestre aperte del locale esce una musica senza riguardo, alta nel volume per stordire e far urlare quel tanto per tenere alto il numero di giri di bicchieri ed il conto del barista e più vuote le tasche e le teste con tutte le parole che vengono urlate fuori. Fino a poco tempo fa al posto della vineria, non dissimile dalle altre numerose in città,  c’era una libreria per ragazzi. Da quelle stanze entravano bimbi accompagnati e ne uscivano sempre con qualcosa in mano, che fosse un libro, una storia raccontata o un sentimento di buon accudimento. Ha chiuso e di quel lutto sempre troppo pochi elaborano che è una perdita a cui non ci si può assuefare, una perdita che ci rimpicciolisce vuoti via via che cresciamo.
Giro l’angolo e la musica cambia, due donne stanno facendo una rivoluzione affettuosa e culturale, chè la cultura senza affetto è come l’acqua senza un contenitore, dispersa.
Alessandra ha aperto un negozio e già questo le fa produrre una resistenza contro un sistema che ci vorrebbe piegati e plagiati da una crisi voluta e manovrata dall’alto, e per di più nel suo negozio, “L’Officina dei Sogni”,  non si vende quasi nulla!  Pochi oggetti qua e là, un paio di scarpe, degli anelli, pochi abiti appesi in un armadio senza ante, un tavolo, una scala in vetrina, un sofà per star comodi ed un separé foderato di stoffe diverse e ben accompagnate che divide lo spazio, dell’unica stanza dall’alto soffitto, creandone uno più piccolo prima del bagno.
Alessandra crea sogni e li propone a chi con un matrimonio o una festa vuole invitarli nella propria vita, ma dice che è molto difficile e non fatico a crederle. Tra una consuetudine a far del proprio matrimonio un momento di tavolate infinite, noiose e che nessuno poi apprezza davvero, e la difficoltà ad aprirsi a nuovi modi di stare insieme, i suoi sogni rischiano di rimanere tra gli arnesi e gli strumenti della sua Officina ma l’aria che respiro è di una fucina in cui ad ardere sono le capacità e le aspirazioni di una donna mossa dal fuoco della ricerca. Sono impressioni del momento le mie, non conosco Alessandra per poter affermare con il margine più certo della conoscenza quelle che sono poco più che sensazioni, ma non ho mai incontrato un luogo che mentisse pur se mascherato da qualche maldestra azione umana. E questo negozio è innanzitutto un luogo e Alessandra credo lo sappia per come l’ha lasciato libero, se stesso e per nulla soffocato da cose. L'Officina parla per lei.

I Pupetti


Appesi i “Pupetti” di Veronica Chessa. Minuscoli disegni di bimbi e bimbe in bianco e nero, con accenni di colore su qualche dettaglio: le gote tonde di rosa appena;  le quattro fragole che adornano i calzini di una bimba e ancora delle foglioline verdi tinte di tenerezza. Non fanno nulla di che i Pupetti, non sono intenti in giochi e non stanno in compagnia. Soli con il loro stare e forse pensare. Cose così, da nulla e tuttavia di una forza evocativa e sognante. Non è forse nella delicatezza, nelle cose tanto semplici da esser quasi nulla, che si racchiude la natura stessa delle cose? Tanto semplice ed evidente, eppure costantemente soffocata dagli artefici del nostro vivere.  

In un angolo di strada, prendi due donne intente nel loro vivere e lavorare, per nulla arrese e rese audaci dalle loro qualità, state certi che la crisi non le calpesterà, come invece la troverete sulla via principale, ben servita e bevuta ai tavolini della vineria.

Se ne volete sapere di più:

L'Officina dei Sogni  http://www.lofficinadeisogni.net/