lunedì 24 settembre 2012

Ombre di settembre



foto di Francesca Perlini


Quando si era ragazzi, la prima pioggia di settembre pareva autunno e lo scoramento della fine dei giochi estivi dava inizio ad un nuovo anno di libri e quaderni. Era un passaggio, ma per noi, col senso dell'infinito ancora addosso ogni cosa era per sempre, come la vita.
Col pensiero corto, il momento aveva ponti in cui trasformarsi in qualcos'altro per giungere ai bordi di mondi sconosciuti. Ci pensavamo noi?
L'assoluto come l'eternità non avevano pensieri, l'angoscia aveva forse casa nella sveglia all'alba, che già si scioglieva calda e inzuppata tra i biscotti nel caffelatte. 
Invecchiare non è forse come le ombre di settembre che s'allungano a sfiorare anche la morte?


giovedì 20 settembre 2012

lunedì 17 settembre 2012

Insoliti bouquets



"insoliti bouquets"
foto di Francesca Perlini



Delle camelie il biancore, a ciuffi verde il salice del bouquet. 
Gli occhi in basso calzano a destra la bianca scarpa che non ho perso, 
correndo lontano dal giorno del tuo no.


giovedì 13 settembre 2012

Paesi allo sguardo


"paesi allo sguardo"
foto di Francesca Perlini


paesi
dove l'unica distrazione
è guardarsi allo specchio.
dopo paesi c'è una virgola
l'unica indicazione possibile.


martedì 11 settembre 2012

Dentro



foto di Francesca Perlini


La tenda lasciata aperta a metà era la finestra sull'angolo di mondo dal letto su cui era immobile dal giorno dell'incidente. 
Lo sguardo dentro era la sua porta aperta sulla vita rimasta, dove i limiti sporgevano i suoi occhi verso l'infinito.


domenica 9 settembre 2012

Dall'orlo e qualche vuoto



foto di Francesca Perlini


tutti, ma proprio tutti luoghi da lasciare, quanto le persone con cui li ho creati. 
soprattutto quelli in cui ho stentato e trattenuto l'impossibile.
c'è più di un mondo lontano da qui. 
non è più il tempo dell'approdo, della sponda e del sicuro.
quel mucchiettino di frammenti sanno cosa sono, sanno del vuoto e dello spazio, della distanza e dei contorni, delle vertigini e del volo.
non è più il tempo dell'indugio, dell'atteso l'attesa, di rimandare. 
dall'orlo parto.


giovedì 6 settembre 2012

In sposo


foto online
di  Yasushi Tanikado


l'umido freddo si fa ossa
prendo in sposo un ciliegio in fiore
in sogno.
dei gatti nemmeno l'ombra
del resto è un sogno
e della firma dei testimoni
nessuno sentirebbe il sigillo.
è al lago poi
il gran ballo con le onde
a cerchi attorno
come una festa di paese
dove tutti son convenuti
senza essere invitati.
a che serve l'invito? 
è solo un sogno.


martedì 4 settembre 2012

Le vie del ritorno



notturno
foto di Francesca Perlini


Le vie del ritorno poco hanno a che fare con l'andata.
Dalla prospettiva che è opposta allo sguardo sulle cose che forse è mutato grazie o a causa di ciò che è accaduto nel tempo dei due viaggi. La terra di mezzo, il passaggio tra due momenti, l'andata e il ritorno, la sostanza del viaggiare.
Ulisse si è legato al palo per non perdere la direzione, che sirene ammaliatrici avrebbero potuto distoglierlo da ciò che per lui era l'approdo del ritorno, la terra promessa della sua sposa. 
Ma quante volte perdere la meta e perdersi è l'unica via per ritrovarsi?
La strada non è la stessa, il ricordo e la memoria hanno coordinate in cui il tempo e lo spazio da lineari, da cartine geografiche si trasformano in mappe, orizzonti e umano sentire. Il tempo del reale, lo spazio del luogo in cui l'insieme dei momenti è sempre quello che si sta vivendo.
Non potrei dire quando son partita, non c'è un momento in cui la storia è iniziata perché non è mai finita. Gli incontri passati si mescolano nel modo in cui vivo quello attuale, è tutta la storia che posso narrare. 
Nel tuo nome, amore, c'è tutto l'universo e l'impossibile in cui credo. 
Potremmo mai dividerci, sotto le stelline sbiancate nella notte nera in cui vedemmo tutto il passato e il futuro nell'eterno presente del nostro primo bacio?