giovedì 12 aprile 2012

Terremoti



"Terremoti"
foto di Francesca Perlini




Pensavo oggi, mentre il dentista trapanava il mio dente e la radio annunciava un altro devastante terremoto 8.8 della scala Richter in Indonesia, ai nostri di terremoti, quelli dell'Irpinia e dell'Aquila, in cui la ricostruzione è stato il crollo più devastante per le anime dei paesi. 
Dove il paese vecchio ha fermato gli orologi tutti alla stessa ora ed il paese nuovo ha spostato all'infinito la fine.
Pensavo al business dei costruttori che si fonda nella devastazione e ne ricostruisce altrettanta, smembrando l'antico e saggio filo che ha legato il popolo contadino alla sua terra.
Pensavo al vecchio che è crollato e al nuovo che è nato morto.
Pensavo alle responsabilità di chi non ha saputo difendere le proprie radici e a chi ha edificato appendendo le radici al chiodo.
Pensavo ad amministratori sempre troppo intenti alla politica del voto, incapaci di speranze, milizie di scambio, venditori di paesi.
Pensavo ai terremoti e al trapano nel dente.

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